Alisson: “Bisogna lavorare sulla mentalità, non si può mollare nel finale”

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Il portierone giallorosso, grande protagonista nel match di San Siro, ha rilasciato alcune dichiarazioni a fine partita. Di seguito uno stralcio:

“Quando un portiere fa una bella partita e prende gol è come non fare bene. Peccato non aver parato sul pari, gran cross di Brozovic e gran colpo di testa Vecino, difficile da parare. Un punto che portiamo a casa ma poteva andare meglio. Non è un bel momento, dobbiamo stare zitti e lavorare”.

“Bello giocare contro Icardi che è un grande giocatore , c’è sempre aria di Brasile-Argentina. È bravissimo e mi fa piacere giocare contro di lui”.

“Problema fisico nel secondo tempo? Penso sia più mentale. Dobbiamo lavorare di più. Tutti hanno detto che potevano correre di più. Dobbiamo gestire meglio. Non possiamo smettere di giocare con una squadra come l’Inter. Un punto che ci porta indietro, dobbiamo sempre fare meglio. Abbiamo fatto quasi come nella partita d’andata e forse oggi abbiamo fatto anche peggio. Gli ultimi trenta minuti sono andati così e sono troppi per mollare, non va bene, è un aspetto della mentalità sul quale dobbiamo lavorare perché avevamo ancora gamba per fare corsa. Ci è mancato qualche giocatore importante per noi ma chi è entrato è entrato bene.  Avevamo un risultato positivo, abbiamo preso il gol all’86esimo e questo ti lascia tristezza ma abbiamo preso un punto. Le voci di mercato ci stanno distraendo? No, siamo professionisti. Nella nostra squadra ci sono grandi calciatori, sul mercato parla Monchi, noi pensiamo a lavorare. Quale parata delle due su Icardi è stata la più difficile? Non me lo ricordo, ma Icardi è un bravissimo calciatore, è sempre difficile marcarlo. Tutte le parate sono difficili. Vantaggio tornare subito in campo? Sì, dipende da quello che faremo in campo. Se vinciamo è un vantaggio, altrimenti no”.

L’abbraccio con Spalletti? Lui mi ha chiesto come sta la mia famiglia e la mia bambina che ha nove mesi e mi ha detto che mi vuole bene. Aveva due portieri tra i quali scegliere e Szczesny ha fatto un gran lavoro, non è facile per un allenatore gestire una cosa così ma è stato un anno nel quale ho imparato molto”.

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