Ettore Viola: “La Roma deve avere la consapevolezza di poter vincere”

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Ettore Viola, figlio dell’ex presidente giallorosso Dino, ha parlato ad “Altrimenti Ci Arrabbiamo”, trasmissione in onda su Centro Suono Sport. Ecco uno stralcio delle sue parole:

40 anni fa si giocava Roma-Dundee 3-0.
“Perdere 2-0 là non è stato facile, i gol in trasferta valevano doppi. Nel ritorno facemmo qualcosa di clamoroso, è stata un’emozione fortissima”.

Quella partita ha garantito alla Roma di giocare la finale di Coppa dei Campioni contro il Liverpool.
“C’era la convinzione che giocando in casa avremmo vinto, forse se avessimo giocato da un’altra parte avremmo vinto”.

Chi prenderebbe come dirigente nella Roma?
“Fossi nella Roma, prenderei un dirigente italiano in grado di capire anticipatamente determinante situazione. Un dirigente italiano capisce prima quello che va fatto rispetto a uno straniero perché conosce già alcune dinamiche”.

Campionato o Europa League per la Roma?
“Campionato ed Europa League sono obiettivi importanti, perché rinunciare a uno dei due a prescindere? La Roma deve avere la consapevolezza di poter vincere, di saper scegliere determinati acquisti. Per dire, Marotta ha comprato tanti calciatori a parametro zero molto forti e li ha venduti ad alto prezzo. Vorrei che la Roma fosse in condizione di competere con Inter, Milan eccetera. Il rodaggio è finito, speriamo che la Roma sappia creare una squadra che possa competere per vincere in Italia e fuori. Mio padre ha dimostrato che mettendoci i soldi e fare le cose per bene, la Roma potesse primeggiare anche in Europa”.

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