ROMA-CHIEVO, TRAPPOLA DA SCHIVARE. di Franco Bovaio

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Roma-Chievo è la classica partita-trappola nella quale i giallorossi hanno tutto da perdere e nulla da guadagnare. Sulla carta sembra una vittoria scontata, ma il campo è un’altra cosa e bene ha fatto Garcia a sottolinerare i pericoli di questa gara mettendo in guardia i suoi. Una partita, tra l’altro, che arriva dopo le due settimane di polemiche post Juve-Roma e tre giorni prima dell’attesissima sfida di Champions con il Bayern. Senza calcolare, poi, le assenze degli infortunati Iturbe, Keita e Castan (al quale c’è davvero da fare i migliori auguri di pronta guarigione, dopo tutte le disavventure fisiche che ha avuto da agosto ad oggi) e il turnover, che stavolta dovrebbe far accomodare in panchina Totti e Gervinho, i pilastri portanti dell’attacco giallorosso. Senza di loro la manovra offensiva della Roma ha stentato sempre troppo, speriamo che anche oggi non sia così. Poi c’è il dubbio De Rossi: gioca o non gioca (in tal caso c’è pronto Paredes)? Lui sembra recuperato e pare che dovrebbe scendere in campo dal primo minuto anche per ritrovare il ritmo-gara in vista del Bayern. Champions, tutto si fa per te, ma speriamo che il prezzo che la Roma dovrà pagare per inseguire l’effimero sogno europeo non sia troppo alto al punto di finire con il penalizzarla eccessivamente in campionato, visto che mai come quest’anno, negli ultimi tempi, è stata così seriamente candidata allo scudetto. Occhio al Chievo, dunque, perché questi tre punti sono assolutamente da prendere. Solo dopo si penserà al Bayern.

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