AMARCORD: NAPOLI-ROMA 1-2, QUANDO IL “PRINCIPE” STESE “EL PIBE”

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Il Napoli-Roma che abbiamo il piacere di raccontarvi è quello del 6 marzo 1988.Francesco Cossiga era il Presidente della Repubblica, Massimo Ranieri aveva vinto il Festival di Sanremo con “Perdere l’amore”, Azeglio Vicini stava preparando la nazionale agli europei tedeschi, quelli di Gullit e Van Basten.

I partenopei giocavano con il tricolore cucito sul petto ed erano senza ombra di dubbio una delle squadre azzurre più forti di sempre, e non bissarono lo scudetto soprattutto a causa della sconfitta interna con il Milan nel girone di ritorno. Sulla panchina giallorossa era tornato a sedersi il “barone” Nils Lieholm, dopo la finale di Coppa Campioni persa e dopo i 3 anni trascorsi al Milan.

Quella stagione verrà comunque ricordata come la migliore giocata da Peppe Giannini con la maglia della Roma, regista e goleador, terzo nella classifica marcatori finale alle spalle di due calciatori “niente male” come Maradona e Careca.

La formazione partenopea quel giorno era la seguente: Garella, Bigliardi, Francini, Bagni, Ferrario, Renica, Careca, De Napoli, Giordano, Maradona, Romano.

La Roma di Liedholm rispondeva con: Tancredi, Tempsetilli, Oddi, Manfredonia, Collovati, Signorini, Desideri, Gerolin, Voeller, Giannini, Policano.

“Giannini 10 e lode, Maradona 10 e lacrime”, titolava il Corriere dello Sport del 7 marzo 1988; “Giannini manda il Napoli in tilt”, titolava La Stampa; “Barone e Principe, che coppia!”,dalle pagine sportive de “L’Unità”.

Al 20′ la Roma passa proprio a un contropiede finalizzato dal capitano che,  ben servito da Policano, entra in area e buca Garella in uscita sul primo palo. A quel punto il maggior tasso tecnico del Napoli esce fuori e inizia una sorda di assedio. Prima della fine del primo tempo Francini sfiora due volte il pareggio ma un grandeTancredi e un po’ di imprecisione glielo hanno negato.

La ripresa inizia nello stesso modo in cui era finito il primo tempo e al 50′ è Romanoa vedersi negare la gioia del gol da Tempestilli ben appostato sulla riga della porta. L’assedio continua con Carnevale (entrato al posto di Giordano) che spara sulla traversa, Maradona che su punizione esalta i riflessi di Tancredi, ancora Carnevaleche stampa la palla sul palo.

Al 69′ la Roma è ancora fatale in contropiede. Peppe Giannini pesca Oddi che sfrutta un’indecisione di Ferrario e Bigliardi e sigla il 2-0.

A 10 minuti dalla fine Careca, ben imbeccato da Diego Armando Maradona, batteTancredi in uscita e fissa il risultato sul definitivo 1-2.

La Roma chiuse quel campionato al terzo posto alle spalle del Milan campione e del Napoli.

da www.canaleroma.it

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