Presidenti disgustati, dimissionari che bloccano i ritiri e DS in partenza…vox populi o verità?

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Il Tempo riporta che il Presidente Pallotta si è dichiarato nuovamente disgustato, come dopo Bologna, e pare avesse chiesto un nuovo ritiro per la squadra ma, scrive il Messaggero, il suo consigliere Franco Baldini (ma non si era dimesso dopo le dichiarazioni di Totti?) avrebbe fermato il tutto. La Gazzetta dello Sport invece parla di un Monchi che potrebbe andare altrove, proprio per l’influenza eccessiva di Baldini. Intanto Di Francesco torna sulla graticola tra errori e problemi di formazione, con la Champions alle porte e una doppia sfida col CSKA da vincere assolutamente. Voci o verità?

1 commento

  1. Siamo arrivati a un punto tale da non sapere con chi prendercela. Pallotta prese la Roma contattato da Unicredit non perché tifoso di calcio o deciso a investire tanti soldi per renderla il primo club europeo ma solo perché gli fu paventata la costruzione dello stadio entro un paio di anni. Accortosi della sola sta cercando in tutti i modi almeno di non rimetterci. Monchi fa il mercato ma lo fa anche Baldini di cui nessuno conosce il peso nelle decisioni nè quali siano i giocatori scelti da lui. A lui si imputano le plusvalenze ma non è certo Monchi a volere vendere i giocatori per generarne profitti. Qualcuno in società evidentemente glielo chiede. A Di Francesco si imputa il fatto di avere accettato la Roma nonostante la politica societaria mentre dovrebbe dimettersi. A parte di allenatori di squadre importanti che se ne sono andati per il mercato non ne conosco, a parte se non avevano un altro contratto in tasca. E’ evidente che per Di Francesco, visto che attualmente non può aspirare e un top club, la Roma sia il posto ideale dove farsi conoscere e apprezzare, perché dovrebbe andarsene?

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