*Settimio Lucci: “Vincere un trofeo con la Roma è un ricordo indelebile. Ripresa? Vedremo un calcio differente”*

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Settimio Lucci, ex difensore della Roma vincitore della Coppa Italia 1985/1986, dove giocò entrambe le partite della finale (all’epoca andata e ritorno), ha parlato a Centro Suono Sport durante la trasmissione “Bar Forza Lupi”:

*Che ricordi hai della vittoria in Coppa Italia nella stagione 1985/1986?*
“È passato molto tempo ma è una di quelle soddisfazioni che non si cancella. All’epoca c’erano regole diverse, un po’ di calciatori importanti erano partiti per il Mondiale e quelle partite di Coppa Italia furono giocate da tanti giovani. C’erano anche giocatori importanti come Pruzzo e Cerezo. Ho giocato la doppia finale da titolare, è un ricordo piacevole perché è una soddisfazione che rimane per sempre, vincere un trofeo con la maglia della Roma è un ricordo indelebile”.

*Il tuo ruolo?*
“Io ero un libero ma giocai quella doppia finale come terzino, era un ruolo dove mi utilizzava spesso Eriksson”.

*Qual è il tuo pensiero sulla ripresa del calcio?*
“Ho un’idea ben precisa. Ora vivo a Piacenza e questa situazione non è stata vissuta nella stessa maniera in tutta Italia. Forse qualcuno non si è reso conto bene della gravità della situazione. Il calcio, qui al nord, viene visto come una cosa secondaria, a Piacenza ci sono stati circa 1000 morti. Il calcio è ripartito in qualche modo per questioni di business, ma il calcio senza gente in tribuna non è il calcio che conosciamo, è uno sport totalmente diverso. Sembra di vedere una partita alla playstation. Il calcio è ripartito per questioni di diritti televisivi, il Governo ha sempre detto che non si poteva ripartire al contrario della FIGC. Sarebbe dovuto intervenire il Governo, ma in quel caso le televisioni avrebbero dovuto pagare i diritti. C’è stata una battaglia su questo fronte, poi non facciamo gli ipocriti: nel mondo del calcio ci sono tante persone che ci lavorano. Questo, però, non è calcio, è uno sport che non dà emozioni senza tifosi. La gente è troppo importante per questo sport”.

*Ranieri, tecnico della Sampdoria, ha detto che il campionato è falsato: sei d’accordo?*
“Diverso, forse è esagerato dire che sia falsato ma sicuramente saranno partite differenti. Spero che la prossima stagione si possa ripartire con una riapertura parziale degli stadi e vedere un po’ di gente”.

*In cosa è cambiato oggi il calcio rispetto a quello che hai vissuto nei tuoi anni?*
“Ci sono giocatori che fisicamente fanno paura. Io ho fatto il difensore centrale e sono alto 1,78 cm e oggigiorno non potrei giocare, i centrali odierni sono alti almeno 1,90 cm. C’è stato un peggioramento a livello tattico-individuali, mentre c’è stato un miglioramento dal punto di vista tattico-collettivo perché ci sono allenatori bravi”.

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