*Tovalieri: “Ripresa del calcio? I risultati non saranno scontati. Auguro a Pellegrini di diventare capitano della Roma”*

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Ai microfoni di “Bar Forza Lupi”, trasmissione in onda sulle frequenze di Centro Suono Sport, è intervenuto l’ex attaccante giallorosso Sandro Tovalieri:

Domani c’è la ricorrenza della Coppa Italia del 1986…
“Per me è un ricordo bellissimo, eravamo una squadra composta da giovani. Fu una bellissima serata davanti a 50.000 persone, poi vincere un trofeo con la tua squadra del cuore è il massimo. Feci un gol all’andata e procurai un rigore nella finale di ritorno. Io giocavo con tanti giovani ma c’erano anche grandi campioni che ti permettevano di metterti in evidenza”.

 

 

Le tue prime impressioni sulla ripresa del calcio in Italia?
“Ieri siamo stati un po’ tutti curiosi. Mi aspettavo una partita del genere, ho fatto qualche partita a porte chiuse in carriera ed è una situazione surreale. Penso sia molto difficile trovare le motivazioni giuste in queste condizioni, l’aspetto positivo sicuramente è la ripartenza. È stata una partita giocata sotto tono ma penso sia normale. Le squadre hanno fatto una preparazione molto veloce, mi aspetto un calo dopo i primi 50’. Secondo me, i risultati saranno molto a rischio, se prima un Brescia-Roma poteva avere un esito scontato, oggi non saprei”.

Il fattore campo si annulla giocando a porte chiuse?
“È una situazione che può portare benefici per chi deve fare trasferte difficili. Abbiamo passato dei momenti delicati e molto brutti, stiamo rinascendo piano piano, speriamo che con attenzione si possa riportare la gente allo stadio. Il calcio è del pubblico”.

Quante speranze ha la Roma di acciuffare il quarto posto?
“Davanti c’è una squadra come l’Atalanta che si sta mettendo in evidenza anche in Champions League. Bisogna vedere in che stato e in che condizioni saranno le squadre, poi è chiaro che chi avrà una rosa più ampia potrà essere avvantaggiato. La Juventus, potenzialmente, può fare un ottimo turnover al contrario di altri club. La Roma è in lizza con l’Atalanta, la prima partita gli orobici l’avranno contro la Lazio e, da romanista, è strano tifare contro i bergamaschi dal momento che i biancocelesti sono in lizza per lo scudetto. Io sono molto legato a tutte le squadre con le quali ho giocato, però Roma è Roma. Indossare la maglia della Roma mi ha dato dei brividi particolari, se non sei giocatori non puoi capirlo, rappresenti 5 milioni di tifosi”.

Che ricordi hai di Lorenzo Pellegrini, allenato da te nelle giovanili?
“Innanzitutto ringrazio la Roma per l’opportunità che mi è stata data. Lorenzo è stato con me per due anni, io ho allenato anche Romagnoli, Verde, Capradossi, Calabresi, tutti ragazzi che sono usciti. Pellegrini si capiva subito che avrebbe potuto avere prospettive importanti, essendo romano voleva spaccare le partite. È un grandissimo giocatore e gli auguro il meglio, si merita di diventare il futuro capitano della Roma”.

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