Travestiamoci da cattivi, perché da buoni contro i cattivi non si vince mai

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Undicesima vittoria in campionato per la Roma di Spalletti che vede a dividerla dalla Juve soltanto i due nefasti pareggi contro Cagliari e Empoli.

Ora si va a casa dei campioni d’Italia, si va in un fortino inespugnabile a detta di tutti, ma che peccato sarebbe non andarsela a giocare! E allora giochiamocela, con calma e dedizione, nello stesso modo in cui si sono conquistati i sei punti nelle due gare che hanno visto la Roma perdere i pezzi.

E’ fuori Florenzi, si è aggiunto Salah, non dimentichiamoci Paredes e…non nominiamo il nome di dio in vano.

Forse mancherà anche Peres, ma questa squadra sta vincendo delle partite non da Roma, sta vincendo delle partite che in altri momenti, con le stesse difficoltà, non avrebbe mai vinto. Tutto questo ha un senso, tutto questo continuerebbe ad averne anche e soprattutto in caso di impresa; di impresa si parla, chiaro, perché tale è cercare di andare a vincere in casa di chi da campione d’Italia va a fare la spesa a casa dei secondi e dei terzi, e che spesa!

Continuiamo a non essere Roma, continuiamo a travestirci da qualcosa che non eravamo più da molti anni. La Roma, quella vera, prende due gol da Pazzini, questa no, e se questa Roma Roma non è, allora tutto è possibile.

Travestiamoci da cattivi, perché da buoni contro i cattivi non si vince mai

Domenico Rimedio 

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